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SINTOMI DA CARENZA DI CAMPO MAGNETICO NEGLI ORGANISMI VIVENTI
E’ di grande
importanza quindi la variazione ritmica dell’intensità del campo
elettromagnetico terrestre e la sua influenza sulla vita dell’uomo e
sull’evoluzione di tutte le specie viventi, animali e vegetali. Infatti, secondo
il Prof. Nakagawa, autore di numerosi lavori sulla magnetoterapia, l’alterazione
del campo magnetico terrestre (e soprattutto la sua carenza) può comportare
nell’uomo una vera e propria sindrome da carenza di campo elettromagnetico (ad
esempio per colpa dell’elettrosmog ambientale), caratterizzata da:
• Rigidità nucale, delle spalle e della schiena, con cervicalgia, algie
toraciche e lombaggine;
• Emicrania (poiché un emisfero cerebrale è elettropositivo e l’altro
elettronegativo) con nausea, vomito e vertigini;
• Ipotonia muscolare con stitichezza cronica ed astenia fisica;
• Ansietà, depressione ed insonnia;
• Tachiaritmia ed extrasistolia;
• Disendocrinia (o disturbi ghiandolari).
Tutto ciò diventa chiaro alla luce delle ricerche condotte negli anni ‘60 sul
campo magnetico dei magneti permanenti artificiali, che hanno dimostrato
l’esistenza di due tipi principali di influenza sui meccanismi biologici e
cellulari. In primo luogo il campo magnetico favorisce la secrezione dei
neuromediatori cerebrali, donde, ad esempio l’effetto analgesico (per l’aumento
delle endorfine); in secondo luogo, il campo magnetico agisce sul sistema
nervoso autonomo, stimolando il parasimpatico (donde l’effetto sedativo ed
antistress). A questo punto, tenuto conto del lento calo attuale del campo
magnetico terrestre, per il progressivo rallentamento della velocità di
rotazione della terra sul proprio asse, già riscontrato negli anni ‘90 (Greg
Braden, Geobiologo americano) e del contemporaneo aumento delle onde di Shuman
terrestri (onde del campo terrestre, passate da un ritmo di 7,5 Hz a 8,8 Hz
circa), nonché dell’elettrosmog imperante nella civiltà industrializzata,
diventa necessario parlare degli effetti
biologici benefici della magnetizzazione dell’acqua, presente in grande quantità
(65-70%) in tutti gli organismi viventi.
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Ultimo aggiornamento:
20-02-10.
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